cinque ragazzi. cinque ragazzi per cinque argomenti: letteratura, arte, musica, cultura e non solo... cinque argomenti in "cinque righe": il pentagramma, un progetto che si propone di accendere la curiosità del suo lettore suggerendo semplici spunti di interesse generale. Discorsi intrecciati l'un l'altro come note musicali che cercano l'armonia uniti dalla stessa "chiave".

sabato 27 luglio 2013

Secret Window

Il pezzo di vetro nascosto dentro di noi

« L’unica cosa che conta è il finale; la cosa più importante della storia è il finale, e questo funziona a meraviglia, anzi è perfetto. »

Secret Window è un racconto di Stephen King che fa parte della raccolta “4 dopo mezzanotte”, pubblicato nel 1990. Nel 2004 è diventato film diretto da David Koepp e interpretato magistralmente da Johhny Depp.
Mort Reiney è uno scrittore.
In procinto di divorziare dalla moglie, è costretto a vivere nella casa isolata in montagna nella quale passava le estati con la consorte. In condizioni pietose, lascia le giornate passare dormendo, in attesa di un’ispirazione per il suo prossimo romanzo. 

“Spense il computer, ricordandosi, solo un attimo dopo aver abbassato l’interruttore, che non aveva salvato il testo. Oh, be’, pazienza. Forse era stato il critico che aveva nell’inconscio a dirgli che non valeva la pena salvarlo.”

Un giorno gli si presenta a casa un tale con un cappello nero (John Turturro nel film) il quale afferma di avere un manoscritto di sua stesura e accusa Mort di plagio. Inizialmente stizzito lo scrittore sbatte la porta in faccia al tale etichettandolo come “esponente della congrega della Rotella Mancante”.
Scritto in un periodo nel quale anche il celebre scrittore era stato accusato di plagio rispetto a “Mysery” la storia diviene ancora più avvincente, quasi ironica.
L’accusatore non demorde. La vita di Mort si trasforma presto in un inferno, i problemi con la moglie - la quale intende far firmare le scartoffie per il divorzio all’ex marito - si ingigantiscono sempre più, e il tale col cappello nero, John Shooter, sembra non dargli tregua.
Spaventato, lo scrittore, minaccia il tale di avvisare la polizia qualora non gli fosse data tregua, ma Shooter di rimando, con tutta la calma che gli è concessa gli risponde:
«Questa faccenda è tra me e lei»,
«Non abbiamo bisogno di nessuno, signor Rainey, è strettamente fra lei e me.»


Col proseguire del racconto, prima il cane (nel racconto il gatto) viene trovato morto davanti casa, poi la casa della ex moglie viene data alle fiamme e infine lo sceriffo della contea, amico di Mort, muore misteriosamente.

“Che cos’era Shooter?
Gli venne in mente la parola «fantasma».
Gli venne in mente anche la parola «illusione». “



Forse il film perde un po’ di smalto verso il finale (assolutamente da non spifferare ad anima vivente che non l’ha ancora visto!) rispetto al “copione” originale di King. Grandiosa come sempre l’accoppiata Depp, nel ruolo del “bello e maledetto”, - Turturro, bovaro pacato ma svitato.
Favolosa e degna di nota la colonna sonora di Philip Glass che rende il thriller una pellicola avvincente, a tratti spassosa, nella quale ognuno di noi si può riconoscere e può scoprire quel lato nascosto dietro il vetro, la finestra segreta, insita in noi.




A.L.



Da guardare: Secret Window di David Koepp (2004)
Da leggere: 4 dopo mezzanotte di Stephen King (1990)
Da ascoltare: Philip Glass Secret Window O.S.T. (2004)

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